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La cura pastorale (7): Uno studente, diversi insegnanti

Chi si preoccupa dei bambini? Chi è responsabile dell’educazione religiosa? – Sono numerosi, risponde il sommoapostolo Jean-Luc Schneider. Uno sguardo sull’amore, la responsabilità e le strutture della Chiesa.

 
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Nell’anno 400 a. C., Platone, tramite Socrate, chiede ai suoi contemporanei di “epimeleia tés psychés”, cioè di “prendersi cura dell’anima”. Non dovevano solo prendersi cura del benessere e dell’onore terreni, secondo il desiderio del filosofo greco. Dopo tutto, l’anima è immortale, contrariamente al corpo naturale. È in questa ottica che la cura pastorale, nel modo in cui è utilizzata la parola oggi, è definita in un primo contesto. (cf. “La religione nella storia e il presente”, Jürgen Ziemer).

Sostegno e istruzione

La cura pastorale: non è solo sostegno, un compagno nelle situazioni difficili della vita, ma si caratterizza anche dal suo insegnamento, dal suo orientamento e dalla sua funzione esemplare. Ciò che vuole la cura pastorale è preparare l’uomo a tutte le sfide e situazioni naturali e spirituali – è ciò che desiderano gli incaricati della cura pastorale tramite l’amore e la considerazione del prossimo. E questo non è legato al ministero, ma è un problema di tutta la Chiesa (cf. Catechismo della Chiesa Neo-Apostolica)

Diventa maggiormente evidente nel campo dell’istruzione religiosa, che fa parte dell’educazione religiosa dei giovani membri della Chiesa.

Lavoro di squadra tra ministri, insegnanti e famiglia

Sono le madri e i padri i responsabili dell’educazione religiosa. Il sommoapostolo Schneider ha anche recentemente attirato l’attenzione su questo dato di fatto; non si tratta di trasmettere dei comandamenti e delle proibizioni, ma piuttosto: “la nostra ferma convinzione: Gesù Cristo è buono per te. Il Vangelo è buono per te. – Solo i genitori possono trasmettere questo.” In nessun caso, i genitori devono sottrarsi a questa responsabilità o definire la Chiesa come unica responsabile. Le madri e i padri testimoniano questo dovere nell’atto sacramentale del Santo Battesimo con acqua.

Tuttavia, i genitori non sono soli nell’adempimento di questa missione. Gli insegnanti delle comunità e dei distretti della Chiesa sono coinvolti attraverso un’ampia gamma di corsi offerti. Sono così probabilmente i bambini che dispongono del più grande numero di incaricati della loro cura pastorale.

Una vasta gamma di corsi d’insegnamento religioso

“Negli insegnamenti offerti dalla Chiesa, gli adolescenti sono istruiti nei contenuti della fede e preparati per condurre la loro vita con senso di responsabilità davanti a Dio. Questo obiettivo è basato sul Vangelo di Gesù Cristo. Si promuovono anche la comunione e il senso di reciproca unione tra gli adolescenti” è scritto nel Catechismo (DR 694). E la Chiesa intraprende molte cose per fornire buone basi ai giovani credenti, ciò nella predottrina domenicale, nella dottrina domenicale, nell’insegnamento religioso e nella dottrina per i confermandi.

Il sommoapostolo Schneider ha chiaramente indicato agli insegnanti che la loro missione non consiste solo “ad informare i bambini dei racconti biblici del passato, ma anche ad aiutarli a sviluppare una stretta relazione con il nostro Padre Celeste oggi e in futuro.” Il lavoro degli insegnanti e dei ministri può così sostenere i genitori nell’educazione dei loro bambini. – Un lavoro di squadra, affinché i giovani diventino personalità forti nella fede e cristiani gioiosi.

 

Fotos: Jürgen Priewe - stock.adobe.com
Autor: Oliver Rütten
Datum: 03.11.2020
Themen: Fede