Dio è onnipotente, è eterno e trino. Questa credo è descritto dettagliatamente da molti secoli nelle professioni di fede. La certezza del ritorno di Gesù Cristo può, anche lei, unire i cristiani di oggi.
In questi giorni, le riviste Comunity e, in tedesco, Unsere Familie pubblicano un testo dottrinale scritto dal sommoapostolo Jean-Luc Schneider relativo al ritorno di Cristo. In un primo tempo, la guida internazionale della Chiesa aveva elaborato questi pensieri nella cerchia degli apostoli di distretto; li ha poi consegnati ai 260 000 fratelli del ministero della Chiesa mondiale, sotto forma di un numero speciale dei Pensieri guida.
Lo Spirito Santo opera nella Chiesa
“I cristiani credono che lo Spirito Santo è presente e opera nella Chiesa (Catechismo in domande e risposte (CCNA-DR) n°712)”, scrive il sommoapostolo citando i tre punti tramite i quale possiamo riconoscere l’opera dello Spirito Santo nella Chiesa:
Gli apostoli operano nelle comunità
Come si può concretamente, nel 21° secolo, tenere viva nel cuore dei credenti la promessa di Dio di inviare di nuovo suo Figlio? Il sommoapostolo Schneider vede due modi interessanti per l’apostolato, perché: “Gli apostoli hanno ricevuto la missione di dispensare il Santo Suggello, che fa del credente l’erede di Dio, e di prepararlo in seguito nella prospettiva del ritorno di Cristo.” Secondo l’invito del sommoapostolo, gli apostoli devono: aumentare l’amore dei fedeli e fare in modo che la Chiesa sia un assaggio del futuro regno di Dio.
1° missione: Aumentare l’amore dei fedeli
È una grande sfida per tutti, ma: “Tramite il Santo Suggello, Dio permette all’uomo di prendere parte alla sua natura, spargendo nel suo cuore il dono del suo amore (Romani 5,5). Questo amore fa nascere nel credente il desiderio di amare (I Giovanni 4, 19)”, si è espressa la guida della Chiesa. E gli apostoli possono aumentare l’amore nel cuore di ogni credente:
Il credente, che conosce veramente l’amore di Cristo, desidera ardentemente essere presso Gesù, ha proseguito il sommoapostolo Schneider. Questo desiderio è nella sua preghiera quotidiana: “Vieni, Signor Gesù!”. Come prima conclusione, la guida della Chiesa ha evidenziato questo: ”Grazie all’insegnamento degli apostoli e alla degna ricezione della Santa Cena, i fedeli possono crescere in Cristo. L’amore di Cristo li rende capaci di vincere l’egoismo e l’indifferenza e di aprirsi agli altri”. Questo si manifesta molto concretamente: i fedeli si prendono cura del loro prossimo, si sforzano di far scoprire Cristo agli altri grazie alla loro testimonianza, implorano la salvezza per tutti e si preparano in vista del Regno di pace, nel quale la salvezza sarà annunciata a tutti.
2° missione: Delineare la Chiesa
“Il nostro obiettivo”, scrive il sommoapostolo Schneider, “è di fare in modo che chiunque possa riconoscere che Gesù governa la sua Chiesa.” La presenza di Gesù Cristo è riconoscibile grazie ai seguenti segni:
Un altro compito incombe ancora sui fratelli del ministero, scrive la guida della Chiesa: “quello di santificarci con la preghiera, con la lettura della Bibbia e con la meditazione sui suoi contenuti, affinché i servizi divini che celebriamo siano, per i fedeli, dei veri incontri con Gesù”.
Il sommoapostolo Schneider ha riassunto così: “Il ritorno di Gesù costituisce il compimento della nostra vita: la grazia di Dio ci permetterà allora di essere ciò per cui Dio ci ha creati. Il ritorno di Cristo è un atto divino fondato sull’amore che Dio volge a tutti gli uomini.”
Contesto:
Maranatha - richiamo aramaico nella preghiera proveniente dai primi tempi del cristianesimo significa, secondo l’Apocalisse 22, 20: “Vieni, Signor Gesù!” Come grido per la seconda venuta del Signore, testimonia l’attesa impaziente del suo ritorno imminente (Herder, Lessico di teologia e della Chiesa).
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Autor: Oliver Rütten
Datum: 02.10.2019
Themen:
Fede